giovedì 17 luglio 2014

Comunicato sindacale su problemi legati a recupero produttivo su Xl2



Nella giornata di oggi, 17-07-2014, la RSU si è incontrata con l’Azienda per discutere di problematiche inerenti la programmazione produttiva sul reparto XL2 relative al periodo che intercorre da qui alla chiusura estiva programmata.
La riunione si è svolta a seguito di una richiesta urgente della RSU scaturita da una informativa aziendale nella quale si comunicava la volontà di  ridurre la chiusura estiva di una settimana (con l’utilizzo di volontari) per far fronte ad un ritardo produttivo di circa 50.000 elettroiniettori.
Più specificamente, il ritardo produttivo riguarda le linee 2 e 3 del reparto XL2 che attualmente ruotano sulla turnazione a quattro squadre. La soluzione proposta dall’Azienda è quella di continuare con le medesime turnazioni fino alla chiusura estiva per poi recuperare un totale di 12 turni produttivi ruotando su 3 turni per 4 giorni dall’11 al 14 di agosto con i volontari.
La RSU si è detta contraria a questa soluzione in quanto non è giustificabile recuperare un ritardo produttivo durante il periodo di ferie programmate se prima non si fanno rientrare i lavoratori dalla solidarietà. Pertanto la soluzione proposta dalla RSU consiste nell’aumentare le turnazioni sulle linee 2 e 3 sin da Lunedì 21 Luglio, passando dalle 4 squadre al ciclo continuo. Se ciò non fosse sufficiente, a quel punto, ma solo a quel punto, con una ulteriore verifica a ridosso della chiusura estiva, convenire su un eventuale recupero, sempre su base volontaria, da effettuarsi limitatamente ad alcuni giorni e a pochi volontari.
Per quel che riguarda la RSU questa è l’unica soluzione possibile, in quanto, in presenza di contratti di solidarietà non è possibile continuare a tenere a casa dei lavoratori per poi contestualmente chiedergli di dover recuperare la produzione persa.
Nell’ambito della stessa riunione si è poi convenuto di dare seguito ad una precedente richiesta della RSU di una ulteriore e più approfondita verifica per capire meglio le cause che sono all’origine dei ritardi produttivi in questione.